Vi ricordate Süden Radio? La seconda edizione dell'open call for soundworks che abbiamo lanciato un paio di mesi fa?

 

Abbiamo invitato artisti sonori, produttori radiofonici, compositori, attivisti e professionisti ad aiutarci a oltrepassare la soglia geografica, ad ascoltare il Sud, a mettere in discussione il nostro modo di ascoltare. Nel tentativo di riscrivere nuove e inaudite geografiche del suono, li abbiamo invitati a riflettere sul Mediterraneo e su tutto il dibattito - socio-politico e culturale - che vi orbita intorno; sulle cartografie personali come strumento di ri-appropriazione di luoghi e memorie; sull'uso e la circolazione di materiali d'archivio, nell'arte sonora e nella produzione audio sperimentale.

 

Tanto multipolare è il Sud, tanto ampia è la varietà dei suoni che abbiamo ricevuto, irriducibile a un corpus o a una latitudine, eterogenei per linguaggio, formati e estetica. Abbiamo affrontato grandi sfide: come scegliere tra una soundscape composition, un radiodramma o un djset come strumento di esplorazione degli archivi audio? Come possiamo ascoltare e capire? Abbiamo il diritto di giudicare quando manca la comprensione? di tradurre culturalmente ciò che ascoltiamo? Dobbiamo farci sorprendere? Dobbiamo abbassare le nostre difese estetiche? Le domande sono ancora aperte...

 

E ascoltando ci siamo allontanati dal nostro qui e ora, siamo rimasti intrappolati in bolle sonore, persi in altre città, luoghi, quasi ipnotizzati; abbiamo viaggiato il Mar Mediterraneo, abbiamo condiviso ricordi personali, mappe emotive, icone collettive, ci siamo seduti con un gruppo di donne africane a chiacchierare, ci siamo trovati di fronte a un muro, abbiamo maledetto Skype e abbiamo ringraziato Dio della sua esistenza, abbiamo celebrato insieme centinaia di marinai greci, siamo andati a Istanbul, in Macedonia, abbiamo ascoltato suoni immaginari, luoghi abbandonati, sud geografici ed elettronici. È stato un vero viaggio oltreconfine, nelle storie individuali e nelle narrazioni e contro-narrazioni nazionali.

 

Felici di aver condiviso questo viaggio con Lucrezia Cippitelli e Chloé Despax. Con loro annunciamo vincitrice e shortlist di lavori selezionati:

 

Epiphany di Alyssa Moxley vince la seconda edizione del call for soundworks di Süden Radio.

 

Gli altri lavori selezionati sono:
Valentina Bonizzi | Remote Orchestra | Bethlehem – Jerusalem - Tirana 
Pablo Sanz | Green Line
Charo Calvo | Qualia
Bartosz Panek | Peripherial cantata
Polisonum | Vacuum 
Toni Dimitrov | Macédoine: the utopian South vs. the dystopian West
Andrius Arutiunian | Fourteen Jack
Dimitri Voudouris | Praxis 
La Cosa Preziosa | Light gets in
Fannie Vrillaud | Stranded 
Lucien Gaudion | Nocturne 
Claudia Wegener | Yes Afrika women’s forum podcast 
Abdellah M. Hassak | Makan project - Think Tanger |Carnival in Casbah
Meira Asher | Still sleeping
Monica Serra | Oralità pastorale
Sam Coley | Dirty Coffee

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