A lot of people have noticed that Gordon was a great dancer… I would say that gravity didn't effect him like it effects the rest of the world...He danced through his all life in someway, he was a very physical person but also very graceful. [Jane Crawford]

Gordon Matta Clark, ritratto 


Jane Crawford ha vissuto con Gordon Matta Clark fino al suo prematuro epilogo nel 1978.

Oggi, oltre a ricoprire il ruolo ufficiale di vedova - come lei stessa dice - è una delle massime conoscitrici del lavoro e della vita dell'artista. Con lei abbiamo ripercorso la formazione e la storia familiare di Gordon, gli anni intensi di Soho, il quartiere dove Matta Clark viveva e che a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta vide insediarvisi una comunità di giovani artisti - poeti, ballerini, artisti e scultori - che grazie all'Artist in Residence Law poterono occupare loft, magazzini e locali abbandonati iniziando la lenta ricostruzione del quartiere. 

Food Restaurant, Soho, New York, 1978.

Jane Crawford ci ha raccontato di Food, il ristorante che Gordon aveva aperto e che presto divenne un punto di ritrovo e luogo di discussione estetica, filosofica o politica per molti artisti, tra i quali Robert Smithson, Carl Andre, Richard Serra; un ristorante che ha introdotto il sushi a New York e dove la domenica a volte cucinava Robert Rauschenberg.
E ancora di quanto fosse vivo l'interesse politico e sociale di Gordon, della sua agilità mentale, della generosità, dell'ottimismo con il quale offriva soluzioni abitative agli homeless, della vivacità con cui viveva il suo rapporto con l'arte e con gli artisti, dell'ironia con cui plasmava e rimodellava il linguaggio scritto e parlato.

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