Jungle's cut

Süden Radio #3

SONORA

"Nonostante le precarie, illegali e pericolose forme di insediamento, nonostante lo spazio senza dignità in cui hanno vissuto e le disastrose condizioni di vita che hanno sopportato, le migliaia di persone che hanno vissuto nella Giungla di Calais hanno sviluppato strategie di placemaking - come ad esempio dare un nome alle strade - per resistere e fare fronte al passare del tempo, alla perdita di speranze e futuro. Abbiamo apprezzato molto il modo in cui Valeria Muledda ha ritratto questa fragilità, ci è piaciuto il senso di intimità che con grande leggerezza è riuscita a restituire..." [Commento della giuria]

 

Jungle's cut è un lavoro sonoro di Valeria Muledda, con le voci di Clémentine, Federica, Frédéric, Farah, Fouzi, Giulia, Hamid, Mikias, Sami, Valeria, Zaki e di altri abitanti della Giungla

 

5-21 marzo 2016, durante la distruzione dell'area meridionale del campo profughi di Calais, in Francia.

 

Ritmo. A passo d'uomo. Passare. Attraversare. Attraversare un posto. Andare oltre. Per superare. Un passo. Per oltrepassare. Passare. lontano. Passare e passare, ancora, anche se non passiamo, passare, restare, passare, continuare a muoversi nel passaggio, a cercare il passaggio, ad allargare il passaggio, a mantenere il passaggio. Per renderlo casa. Una città.

 

5.000 persone provenienti da tutto il mondo vivono in questa città: ci puoi trovare 47 ristoranti, dozzine di negozi, diversi luoghi di culto, numerosi spazi per riunioni e associazioni, una scuola, una scuola d'arte, due biblioteche, una radio, un teatro e case, case costruite con l'aiuto della solidarietà internazionale di centinaia di persone.

 

Frédéric si è tagliato i capelli nella giungla. Hamid si prepara a lasciarla.
Fa freddo. Siamo intorno al fuoco.

 

Jungle's cut fa parte di Passer (Valeria Muledda / Studiovuoto), un progetto di ricerca e documentazione sonora della Giungla di Calais, nell'ambito di Réinventer Calais, un progetto di PEROU - Pôle d'Exploration des Ressources Urbaines, in collaborazione con PUCA, Fondation de France, Ministero della cultura, CNAP, Città dell'architettura e del patrimonio, Padiglione dell'Arsenale, Arc-en -rêve.

 

Valeria Muledda è un'artista, radio producer e performer. Si è formata nella scena del teatro di ricerca internazionale e nella prassi artistica di differenti linguaggi e strumenti privilegiando l’esplorazione della relazione corpo-spazio. Lavora attualmente costruendo dispositivi di partecipazione che hanno alla base l’indistinzione tra le arti e una rinnovata relazione col quotidiano. 
Nel Gennaio 2012 è fondatrice di Studiovuoto - Studio of architecture that does not build, un laboratorio transdisciplinare di studi e pratiche artistiche che chiama a sé artisti e abitanti in progetti di attraversamento, mitopoiesi, e trasformazione del territorio a partire da processi condivisi di indagine e creazione.

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