Anthropologie

La poesia sonora di Pierre Garnier - Dall'Archivio del '900 del MART

SONORA

Prosegue con una poesia sonora di Pierre Garnier la collaborazione di Radio Papesse con l’Archivio del ?900 del Mart, avviata in occasione della mostra Performance. Corpo privato e corpo sociale alla Casa d’Arte Futurista Depero, fino al 7 maggio 2017.
La traccia è una delle oltre centocinquanta che costituiscono l’A.I.P.S. - Archivio Internazionale di Poesia Sonora, raccolto da Sarenco tra il 1969 e il 1971.

 

Questo straordinario corpus, strutturato in oltre una quarantina di nastri magnetici originali, appartiene all’archivio della collezionista bresciana Tullia Denza in deposito al Mart assieme alla ricca collezione di opere d’arte verbo-visuali.

 

Anthropologie è stata registrata nel 1965 ed è conservata in una bobina che documenta anche contributi di Ilse Garnier, Seiichi Niikuni e in un’antologia di ricerche sonore curata da Franz Moon. Anthropologie rimanda al linguaggio primordiale dell’uomo, a una sonorità apparentemente svincolata dalla scrittura e priva di significato, se non quello squisitamente espressivo dato dalla modulazione del suono stesso. Sonorità ripetute, differenziate, accelerate e decelerate in una sperimentazione fonetica totale che conquista nuovi e più liberi spazi espressivi.



Ilse e Pierre Garnier, Esquisses palatines, Éditions André Silvaire, Paris (tavole sciolte). Mart, Archivio del '900, fondo librario Denza.



Pierre Garnier, poeta concreto, sperimentale e sonoro. Nel 1946 si trasferisce in Germania come studente all'Università di Mayence e poi come assistente alla Realschule del Palatinato. Nel 1950 rientra in Francia come insegnante di tedesco e alla Sorbona incontra la poetessa Ilse che diventerà sua moglie. Nel 1959 abbandona l'attività politica nel partito comunista francese per impegnarsi esclusivamente nel suo lavoro di poeta. Nel medesimo anno si avvicina alla Poesia Sperimentale, grazie all'incontro con uno dei pionieri della poesia sonora, Henry Chopin. Dal 1960 insieme a Ilse Garnier sviluppa la sua teoria di una Poesia Spaziale - un'evoluzione della Poesia Concreta - redigendo nel 1962 il primo manifesto dedicato alla Poesia Visiva e Sonora.
Dal 1950 a oggi ha pubblicato una settantina di libri di poesie e di prosa. Ha partecipato, dal 1960 alle più importanti mostre internazionali dedicate alla Poesia Concreta Visiva. In Francia è considerato il rappresentante del Movimento Internazionale di Poesia Concreta che nominerà Spazialismo.




 

Ilse e Pierre Garnier, Esquisses palatines, Éditions André Silvaire, Paris (tavole sciolte). Mart, Archivio del '900, fondo librario Denza.


 

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