Radia Show 777 | Makhtesh Ramon

di Møn con Alina Sauernheimer per Sphere Radio

RADIA

Questo Radia Show arriva dagli amici di Sphere Radio (stazione ospite) e ci porta diretti nel cuore del deserto del Negev, in Israele.

 

Un giorno ed una notte nel più grando cratere da erosione del pianeta, nel cuore del deserto del Negev, in Israele.
Silenzio assoluto, solo il rumore di un Dingo fuori dalla nostra tenda in cerca di qualcosa di edibile.

Sogni surreali e poi è tempo di alzarsi.

Sono le 4 del mattino, dobbiamo raggiungere a piedi la cima della prossima montagna prima che si alzi il sole.

Esiste un luogo più pacifico? Anche la forma del cratere sembra quella di un cuore...

 

Non si vede nessuno sin dove l'occhio può arrivare. Non c'è rumore, non c'è vento, solo silenzio ed un cielo pieno di colori incredibili.

Ci sediamo e dico a me stesso: "probabilmente quetso è il luogo più tranquillo in cui sia mai stato". E d'improvviso, come se l'avessi chiamato, ecco salire dal nulla un rombo profondo, surreale. Cos'è? Dapprima stupore, incertezza e poi: "Oh no, sono jet militari. Aerei militari che probabilmente si stanno addestrando per la loro prossima missione."

 

Disillusione, richiamo alla realtà. Siamo solo a 350 km dal confine con la Siria. Stanno andando in guerra? La situazione diventa ancora più surreale di quanto non lo fosse; il mio riegistratore, inizialmente acceso per registrare il silenzio, adesso documenta il riverbero dei suoni che una volta entrati nel cratere ritornano da ogni direzione. Una composizione irreale di eco provevienti da ogni dove e provocati dal suono dei jet che rompono la barriera del suono.

 

Quest'esperienza ha sollevato in me moltissime domande e ho avuto la sensazione che fosse necessare un altro livello di lettura per poterla condividere. Per questo motivo ho deciso di trarne una sorta di radiodramma e di usare le registrazioni come base per il testo. A questo punto ho coinvolto la mia amica Alina, le ho mandato le registrazioni e dall'unione delle mia storia con alcune annotazioni delle sue sensazioni all'ascolto delle registrazioni è sato questo testo.

 

Crediti:

Registrazione, produzione e idea: Møn (Simon Clement)
Testo e voce: Alina Sauernheimer
Mastering: Leon Seidl
Fotografia: Omri Shmulewitz

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