Di attenzione alla dimensione acustica dell'arte, questa settima edizione di Manifesta sembra averne data abbastanza. Non fosse altro per Scenarios, la mostra allestita a Fortezza e quasi interamente dedicata a lavori audio. Con quali risultati sarebbe poi interessante discuterne con voi, ma certo è che seppur legato ancora all'immagine o a una sua reificazione installativa, il suono si fa spazio nell'arte contemporanea. Liberandosi anche, forse, dall'urgenza di dover definire cosa sia e cosa non sia soundart.

Con Tobi Maier, advisor curator di Adam Budak, abbiamo parlato di Rdio Epode, la versione radiofonica - ospitata anche da Radio Papesse - di Auditory Epode, un progetto collettivo che coinvolge un gruppo di artisti invitati a lavorare con il suono, prendendo spunto dalla proposta estetica de L'arte dei rumori di Luigi Russolo. Chris Watson, Tetine, Anna Ostoya, Nico Vascellari, Florian Hecker e molti altri hanno così presentato lavori audio che indagano il rapporto tra percezione, spazio fisico e suono. 

Qui potrete sentire un'introduzione al progetto e alcune riflessioni sulla sound art, sul medium radiofonico e sulle diverse modalità di diffusione, presentazione e percezione dei lavori audio.

Nel secondo file audio Tobi Maier presenta il lavoro di alcuni artisti selezionati per Radio Epode: Chris Watson, Florian Hecker, Mark Schreiber, Michael Eddy E Ilja Karilampi, Libia Castro e Olafur Olafsson, Ricardo Jacinto, Nico Vascellari, Tetine e Zafos Xagoraris.
La musica che accompagna le intervista è scaricabile dalla netlabel www.homeworkrecords.net. Si tratta di Metuo con Fonometro e Dubdriver di Populous dalla compilation Lavori Domestici. 

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