Loris Cecchini - Dotsandloops

INTERVISTE

Loris Cecchini preferisce non parlare di retrospettiva, piuttosto di panoramica per questa ampia personale che il Centro Pecci di Prato gli dedica a partire dal 4 aprile 2009. Dotsandloops è il titolo della mostra, preso in prestito da un album degli Stereolab uscito nel 1997. Anno dal quale si parte, per una fortuita coincidenza, per questo percorso dialogico che mette in scena lavori storici e nuove produzioni ideate espressamente per gli spazi del museo pratese. 

Loris Cecchini, Blaublobbing, installation view, Centro Pecci, Prato, ph. Carlo Fei

A partire dalla prima sala - uno spazio immersivo che ricorda l'intervento realizzato nel 2002 per il club Sonar a Colle Valdelsa - Cecchini ci accompagna in un percorso che toccherà i temi di ricerca, le aree di interesse, le tecniche e i processi produttivi che hanno segnato la sua intera carriera: dalla passione per la chimica e la fisica della materia al conseguente interesse per la sua natura modulare e modulabile; dalla messa in crisi della sicurezza degli oggetti - di cui spesso si percepisce l'assenza piuttosto che la presenza, come nella serie Gaps, destrutturati e collassati come nei lavori di Stage Evidence - alla costruzione di spazi vivibili, utopici, poetici che tuttavia, a loro volta, destrutturano la nostra idea di permanenza nello spazio e invitano a una riflessione sulla mobilità e sulla flessibilità delle strutture architettoniche (riflessione che lo lega in qualche modo alle ricerche dell'Atelier Van Lieshout). Da Blau Blobbing riaddattato per gli spazi interni del centro, alla nuova serie Le Capriate Arcobaleno, dall'osservazione della crescita degli elementi naturali alla proliferazione di moduli molecolari in acciaio o plastica, dai modelli di Monologue Pattern alle foto di No Casting

Loris Cecchini, Monologue Patterns, 2009, Centro Pecci ph. l'artista 

Un'intervista ma anche e soprattutto una guida alla lettura dell'intera produzione artistica di Loris Cecchini.

L'intervista è accompagnata da Canvas in the sky e Drops of Night/Dreamers di Candlestickmaker - scaricabili dalla netlabel www.upitup.com/- , da Algo Cián di Crisopa - scaricabile dalla sezione Mixes and Compilations di phlow-magazine.com - e da Handful of dust, di Fabrika, scaricabile dalla netlabel www.dharmasound.com/. Questa intervista è realizzata nell'ambito del progetto SIR - sistema informativo regionale per l'arte contemporanea.  

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