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Una conversazione con Barbara Campaner e Martino Margheri, curatori del progetto Giardini d'artista - percorsi nell'interdisciplinarietà.

Barbara Campaner e Martino Margheri, incaricati dal Comune di Massa Marittima e con la supervisione della professoressa Anna Mazzanti della Scuola di Specializzazzione in Storia dell'Arte dell'Univeristà di Siena, hanno progettato un percorso di formazione per mediatori nei giardini d'artista nella zona del grossetano.

Insieme a Barbara Campaner e Martino Margheri abbiamo cercato di capire come è nato il progetto, come è stato sviluppato e come vengono creati dei percorsi di mediazione. Come si formano i mediatori? Quale approccio hanno utilizzato per i giardini d'artista? Cosa può essere la mediazione in un contesto non istituzionale come quello dei giardini d'artista?

Queste e altre domande attraversano la nostra conversazione con i due curatori del progetto.
Un momento di riflessione per avvicinarsi al ruolo attivo e performativo della mediazione.

Giardini d'artista - percorsi nella interdisciplinarietà si è diviso in tre fasi: la progettazione, la formazione di un gruppo di mediatori e i precorsi veri e propri con il coinvolgimento delle scuole del territorio. L'obiettivo era quello di coinvolgere il pubblico in maniera attiva nella visita ai giardini, di creare spazi di discussione aperta avvicinando i visitatori a questo tipo di contesto espositivo e ai temi dell'arte contemporanea. I giardini interessati sono stati il Giardino di Daniel Spoerri, il Giardino dei Tarocchi, il Podere Il Leccio di Rodolfo Laquaniti e il Giardino dei Suoni di Paul Fuchs.

I mediatori coinvolti nel progetto di formazione sono stati: Esther Biancotti, Michele Fucich, Claudia Gennari, Serena Pacchiani, Francesca Rosini e Irene Sbrilli.

Le musiche che accompgano quest'intervista sono di Ehma pubblicate con Licence Art Libre su Jamendo.com
Questa intervista è realizzata nell'ambito del progetto SIR - sistema informativo regionale per l'arte contemporanea.
 

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