Saïd è stato registrato on the spot, in modo inaspettato, non appena un giovane uomo ha deciso di condividere le sue preoccupazioni e il suo sguardo poetico sulla vita, così, in mezzo a una ciclo-officina. Said non può non citare, attraverso il resoconto personale della sua esistenza e dei suoi sentimenti, uno dei più attuali fenomeni che vengono in mente parlando di sud: la migrazione.

Saïd viene dal Sahara, così come da lì viene la sua capacità di raccontare le storie. Ripara biciclette in un'officina improvvisata all'interno di uno squat di Bologna. Vi ha trovato una dimensione umana qui, un sincero riconoscimento. Vi ha imparato tutto, ha fatto i suoi primi passi con la lingua, imparando pezzo per pezzo, come si chiamano le componenti di una bicicletta.

Saïd viene dal sud e ha imparato a dare voce alla sua vita, ai suoi desideri, ai suoi pensieri. Saïd ha lasciato il sud, se ne è separato e in qualche modo ancora lo piange. [Lea Promaja]


Léa Promaja è una sound artist francese. Noiselle, anch'egli legato alla ciclo-officina e anch'egli sound artist ha partecipato al progetto e collaborato alla produzione del lavoro sonoro

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