La Radio a Pedali è un progetto prodotto da Radio Papesse in collaborazione con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e RAI Radio3.

La Radio a Pedali è un progetto partecipativo con cui Radio Papesse ha voluto innescare una riflessione sui concetti di energia - rilasciata da arte e cultura - e sostenibilità sia culturale che ambientale.

In occasione della Notte Bianca di Firenze, il 30 giugno 2011, abbiamo invitato chiunque volesse, a unirsi a noi in una parata in bicicletta, con la sola condizione di portare con sé una radio sintonizzata su RAI Radio3, che quella sera avrebbe trasmesso in diretta il concerto in programma al Teatro Comunale di Firenze: musiche di Beethoven e Liszt interpretate dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Metha con Daniel Barenboim al pianoforte solista.

Per tenere traccia dell’evento abbiamo invitato il musicista e sound artist Alessio Ballerini a registrare i suoni della parata e il lavoro che ha realizzato per Radia - oltre alla cartolina sonora dell’evento - è solo una parte di un articolato progetto sonoro che ha sviluppato in seguito a La Radio a Pedali:

Ho registrato i suoni de La Radio a Pedali avvalendomi di un registratore quattro canali. Mentre pedalavo tenevo il registratore in mano direzionato in avanti in modo da registrare con i due microfoni, integrati nello strumento stesso, i suoni che provenivano di fronte. Inoltre avevo uno zainetto sulle spalle dove ho ?ssato altri due microfoni esterni, connessi al registratore, che riprendevano quello che accadeva alle mie spalle. Tutto è stato pensato per due possibili modi di fruizione: il primo sfruttando la ripresa stereofonica davanti, miscelata in post produzione ad altri ?elds recording, musica composta e tracce di Beethoven e Liszt per un prodotto radiofonico (un unico file di venticinque minuti) e una futura pubblicazione per un'eventuale label (sei tracce sonore); per il secondo grazie alla ripresa su quattro canali, ho ricreato l?ambiente sonoro della pedalata aggiungendo ulteriori sonorità in modo da aumentare l?immaginario dei fruitori che si troveranno al centro di una sala (gallerie, musei , etc..) adibita per l?occasione, ascoltando in quadrifonia e al buio.

Ho deciso di iniziare con l?intervista di Zubin Mehta perché penso che le sue parole siano un ottimo spunto per ri?ettere sulla tecnologia, ma anche su uno spaccato di società ed il suo approccio alla vita e alla musica dagli inizi del Novecento ad oggi. E poi perché è stata fatta poco prima del concerto del Maggio Fiorentino e prima della pedalata, mentre tutti i partecipanti erano raccolti in piazza dell?Indipendenza a Firenze pronti a partire, sintonizzando le circa 200 radio sulle frequenze di Radio3, con tutti i rumori del caso, traf?co, chiacchiericcio e rumore di fondo delle radio stesse. Perciò è stato anche interessante da un punto di vista estetico, aggirarmi e registrare tra le persone e le bici.

Questo mi ha fatto pensare ad una connessione, ad un avvicinamento tra la musica di Beethoven diretta da Mehta, le persone che "suonavano" le radio in bicicletta ed io che ho registrato il tutto per poi realizzare la "soundtrack" dell'evento. Questa esperienza è stata un continuo confronto anche di tipo "generazionale", un cercarsi per un possibile congiungimento. Dal confronto bicicletta-macchina a quello di internet-dischi in vinile ?no al mio approccio compositivo e quindi registrazioni nude e crude-tras?gurazione e mix in post produzione. Ho utilizzato le composizioni di Beethoven e Liszt con lo stesso metodo e con la medesima importanza con cui ho usato i ?elds recordings, miscelando tutto assieme ed aggiungendo ulteriori arrangiamenti.

I toni sono di speranza e trasognati, dalla musica che ho composto passando per le parole degli anziani che parlano delle mille miglia ?no ad arrivare a quelle di confronto di Zubin Mehta, tutto ciò per un uso coscienzioso, esperienziale e creativo della tecnologia. [Alessio Ballerini]

 

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